Episodio 11 | REVIVAL
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Dunque, se non vuoi sapere come va a finire il libro o se non vuoi sentirci farneticare su come finisce il libro, l’episodio classico fa al caso tuo. Se invece la curiosità ti sta elettrizzando, ascolta anche il secondo e dicci che ne pensi commentando questa newsletter, o su Spotify, o su Instagram.
ROCK BOTTOM REMAINDERS
Stephen King, com’è noto, è un grande appassionato di musica. In Revival ce n’è un sacco, anche dal punto di vista della produzione e delle sale di registrazione. E poi chitarre, un sacco di chitarre. Se ascolti la puntata, scoprirai cosa ne pensa Giulio, di tutte queste chitarre.
I gusti di King sono a volte buoni – in una trasmissione della BBC ha detto che la sua canzone preferita è Desolation Row di Bob Dylan – a volte pessimi, come quando la povera Tabitha stava per lasciarlo, causa la sua ossessione per Mambo No. Five di Lou Bega (true story). E poi, chi può contraddirlo quando dice che gli AC/DC sono the best rock and blues band of all time?
Comunque, la passione di King per la musica non si limita solo all’ascolto. Nel 1992, insieme a Kathi Kamen Goldmark, musicista, addetta stampa nel mondo editoriale e vera fondatrice della band, si misero insieme Dave Berry alla chitarra solista e voce, Amy Tam alle percussioni, Mitch Albom alle tastiere, altri scrittori e scrittrici a noi altrettanto sconosciute, e poi Matt Groening (quello dei Simpson) al cowbell – che sì, è proprio ciò che vi immaginate, e Steve King alla chitarra ritmica e voce. Poi, per fortuna, insieme a loro c’erano anche musicisti professionisti a tenere su la baracca.
Concerto inaugurale alla carichissima convention dell'American Booksellers Association ad Anaheim, California, nel 1992. Proprio lì, nel 2012, avrebbero suonato per l’ultima volta.
In quei vent’anni, il gruppo ha organizzato due tour di beneficienza. Il primo è stato il “Three Chords and an Attitude”, del 1993: sei date sulla costa Est e un libro pubblicato da Viking (vedi ad avere i contatti buoni), in cui ognuno degli autori e delle autrici ha firmato un capitolo raccontando gli aneddoti del tour; e ci sono pure cento foto di Tabitha King.
Poi nel 2010 hanno fatto il Wordstock Tour (gioco di parole molto simpatico), anche questo organizzato per sostenere programmi di alfabetizzazione, sempre sulla costa est, con tutti i componenti della band travestiti e altre sciocchezze sul palco. A un certo punto, è salito pure Bruce Springsteen.
Ma come suonano i Rock Bottom Remainder? Nelle parole di Dave Berry:
We played music by what I call the Rumor Method… from time to time an alarming rumor went around: there might have been a chord change… prompting everybody to change… Although not necessarily to the same new chord.
A parte queste esagerazioni da scrittore, i loro spettacoli erano molto divertenti, pieni di travestimenti e idee particolari. Erano scarsi e lo sapevano, il sound era volutamente da “bar band” e il tutto era volto più al divertimento che al virtuosismo, per usare un eufemismo (e fare rima).
In questo video, trovi un sacco di aneddoti divertenti sulla band. E nel 2024 si sono riuniti per suonare alla Miami Book Fair, e questo è il video integrale del concerto.
Infine, l’origine del nome, storia bellissima. King la racconta così:
A remainder is a leftover book. We started off to call ourselves just “The Remainders”, I think, and we ran into a copyright problem because there's a group called the Remainders somewhere. So we became the Rock Bottom Remainders because we're good with adjectives.
Di fatto, il gruppo di Steve King si chiama “Gli scarti di magazzino”. E tra l’altro, si chiama così anche la libreria nel mall di Springfield.
MAPPA DI LETTURA
Revival è il quarantaseiesimo romanzo di Stephen King e il cinquantasettesimo libro da lui pubblicato.
È uscito negli Stati Uniti l’11 novembre del 2014 per Scribner e il 17 marzo del 2015 in Italia, per Sperling&Kupfer, tradotto da Giovanni Arduino.
Revival è stato il quarto romanzo in due anni per King. Dopo Doctor Sleep nel 2013, Mr. Mercedes all’inizio del 2014 e Joyland, il 10 giugno 2014 esce il primo estratto e poi l’11 novembre l’edizione ufficiale. Nei successivi anni, poi, si completa anche la trilogia di Mr. Mercedes, rendendo Revival una gemma scura e cattiva in mezzo a una lunga storia di detective – e di Holly.
In molti hanno notato che Revival ha lo stesso stile da “memoir falso” di 22/11/63: un uomo anziano racconta la sua vita con inserti di cronaca, musica e cultura pop anni ‘60. In generale, comunque, Revival è un libro in cui King mette dentro tutti i suoi temi preferiti: la piccola città del Maine, il sovrannaturale, il seme del male, le ossessioni di un tossico e la forza di una convinzione che può cambiare una vita. E non è un caso che venga fuori nel bel mezzo della sua svolta crime. Aveva bisogno di un po’ di sano orrore.
Il Reverendo Jacobs è proprio preso bene dall’elettricità, e molto stizzito per il fatto che i suoi – e nostri – contemporanei non le diano il rispetto che merita. A un certo punto dice:
Malgrado il suo immenso potere di uccidere e curare, malgrado abbia cambiato radicalmente la vita degli abitanti del nostro pianeta, e malgrado sia ancora poco compresa, l’elettricità viene guardata con bonario disprezzo, alla pari di qualsiasi ricerca in questo campo! I neutroni sono eccitanti! I volt sono monotoni, paragonabili a un magazzino polveroso dal quale è scomparsa la merce di valore ed è rimasta soltanto la porcheria inutile.
Sì, sì, va bene, ma stai calmo.
All’interno del romanzo, il Reverendo Jacobs fa riferimento al parco dei divertimenti Joyland, lo stesso luogo dell’omonimo libro di King di cui parleremo presto.
C’è una teoria su Reddit, secondo cui l’elettricità segreta che usa il Reverendo Jacobs per guarire le persone provenga direttamente dai Vettori che alimentano e sostengono la Torre Nera. Jacobs ha pervertito il potere dei Vettori, creando una sottilità, uno squarcio della realtà.
La sottilità, e lo scrivo per Giulio che non lo sa, è un concetto che King introduce ne La sfera del buio e in altri libri della Torre Nera, ed è di fatto un’alterazione della realtà che la rende meno solida e più soggetta a interferenze. La sottilità permette ai mondi che compongono l’universo kinghiano di relazionarsi, creando dei passaggi da uno all’altro.
Poi, in Revival ci sono anche connessioni più ovvie alla Torre Nera, come i nomi di due delle band presenti nel libro: i Gunslingers (pistoleri) e i Chrome Roses (le rose cromate).
MULTIMEDIA
Questa è la copertina della prima edizione italiana di Revival (ce l’ha anche Jacopo, ma proprio comprata in libreria quando è uscita).
Non esistono film o serie tv, nemmeno fumetti o cartoni animati, chessò parodie dei Simpson. Niente. Ma ovviamente qualcuno ha provato a fare il film di Revival. Indovina chi?
Esatto, Mike Flanagan. Nell’estate del 2020, il buon Mike ha annunciato di aver completato la prima stesura della sceneggiatura di Revival per Warner Bros., con la piena approvazione di King. Chi l’ha letta, ha parlato di un adattamento “Bleak and mean”, cupo e cattivo. E proprio Flanagan a proposito ha detto:
This one was a really fun piece of material for me because I get to be like, ‘Oh, you want a dark ending? Okay. Cool. Get ready’. I will be very curious to see if they let me make it. I haven’t gotten to end a movie that way since Absentia, maybe? Maybe Ouija?
Forse Ouija, chissà? Comunque non lo saprà mai nessuno perché, ovviamente, il progetto è stato subito cancellato nel dicembre 2020, perché i costi erano troppo alti. O per dirla con la Warner: proibitivi.
Come promesso nella puntata del podcast, qui sotto trovi la playlist con tutte le canzoni citate in Revival.
CHI SIAMO
Io sono Jacopo Cirillo, e io Giulio D’Antona, ed entrambi facciamo gli autori nel tempo libero. Il nostro vero lavoro è leggere King e litigare. Nel 2023 abbiamo creato, scritto e condotto un podcast prodotto da Mondadori Studios e Sperling&Kupfer, si chiamava Kinghiana e parlava di Stephen King, un libro alla volta.
Dopo otto puntate, otto romanzi e una bella community all’ascolto, l’editore ha deciso di chiudere il podcast, un po’ perché non corrispondeva più alla linea editoriale della casa editrice, un po’ perché – non l’abbiamo ancora ben capito. Poco male, ci siamo detti: ce lo facciamo da soli, però chiamiamo anche Guido Brualdi a fare le illustrazioni. Ed eccoci qui.
Se vuoi seguirci su Instagram, questi sono i nostri profili: Jacopo, Giulio e Guidino, e questa è la nuova pagina dedicata a Kinghiana.
Ci sentiamo tra due mercoledì con la prossima puntata!